Ricordi indelebili: una conversazione con Lars Almgren di Alejandro Sánchez-Guijo Benavente
Geometria, materialità e luce come i principali pilastri dell'architettura. Questi elementi sono stati le tre premesse fondamentali su cui gli studenti di "Architettura per il Paesaggio" si sono concentrati durante il loro soggiorno a Bologna.
Mentre senza dubbio costituiscono i componenti fisici centrali che l'architettura deve unire, c'è un'entità chiave che domina su di essi e cambia nel corso delle epoche e delle società: il Tempo.
Insieme al Paesaggio, il Tempo lascia un segno unico sia sugli abitanti di una località che sulla sua architettura. Due entità irresistibili capaci di plasmare identità, tradizioni e culture.
Lars Almgren, architetto e partner di Dorte Mandrup A/S, ne è ben consapevole. Una buona architettura amplifica l'esperienza unica che dovrebbe essere visitare un luogo eccezionale, e solo attraverso un processo di ricerca e progettazione meticoloso questo obiettivo può essere raggiunto.
Spiriti Velati
La forma che l'architettura acquisisce parla del luogo in cui si stabilisce, del suo Spirito.
Per trovare il Genius Loci di un luogo, è fondamentale comprendere la cultura locale, la storia e l'ambiente. È la base di ogni progetto. Tuttavia, lo studio di immagini, testi, piani, fotografie... non è l'unica fonte di saggezza: i progettisti si affidano anche alla conoscenza empirica e sensibile che solo l'esperienza può fornire.
È questa esperienza personale il fattore determinante che arricchisce il dibattito e le discussioni che portano ai concetti che plasmeranno la proposta. Quella che ci aiuta a rivelare lo Spirito di un Luogo e a dare nuovo significato alla tradizione.
Cristallizzazioni Dolci
La qualità scultorea e il carattere che Dorte Mandrup A/S conferisce all'architettura conferiscono ai loro progetti una vita propria.
Questa vita si riferisce a una condizione organica, non solo in termini di forma, di materialità... ma nel modo in cui si sviluppa.
Per farlo, ogni proposta deve essere affrontata in modo diverso. Nessuno stile personale né alcuno strumento specifico è imposto nello studio. Ogni singolo progetto è affrontato individualmente ed è profondamente legato alla sua ricerca, esperienza e processi di progettazione.
In questo modo, i progetti acquisiscono la propria personalità e identità mentre espongono nuovamente la tradizione e la cultura locali.
Mare Senza Fondo
Un progetto in cui la suddetta metodologia si è rivelata cruciale e di successo è stato il centro culturale "The Whale".
Posizionato nella remota isola di Andøya, Andenes (Norvegia) è il punto più settentrionale del mondo da cui è possibile osservare le balene migratrici. Sebbene sia un luogo con panorami eccezionali, le sue caratteristiche più notevoli e drammatiche si trovano al di sotto del livello del mare.
Lo studio delle fosse oceaniche e del paesaggio abissale che guida le balene durante la loro migrazione dalle coste scandinave ai Caraibi, invisibile dalla superficie, ha servito da base per la creazione della proposta vincente per il concorso internazionale.
Un'unica conchiglia curva in cemento costituisce il tetto del progetto, che trasmette le forze a tre punti di supporto agli angoli dell'edificio. Questa decisione consente uno spazio espositivo ampio e senza colonne riducendo al minimo l'uso del materiale, ottenendo così un design economico e sostenibile. Allo stesso tempo, la forma dell'edificio consente una vista mozzafiato sull'arcipelago e sulle montagne e una connessione visiva diretta tra le gallerie e l'ambiente circostante grazie alla facciata vetrata.
La forma drammatica del tetto curvo crea un equilibrio che assomiglia a un cetaceo che si tuffa nel Mare del Nord. Una forma che si rifà alla nostra immaginazione collettiva, un'immersione nel vasto e imprevedibile oceano. Un'immersione in ciò che è sempre stato lì eppure conosciamo appena. Un'immersione nell'Invisibile.