Concept Design for Architecture

Il laboratorio rappresenterà l’occasione di sintesi pratica tramite cui testare tutte le nozioni acquisite attraverso gli altri moduli didattici, offrendo ai corsisti l’opportunità di misurarsi con uno degli scenari più complessi e radicali del futuro prossimo: la convivenza fra città e infrastrutture nucleari. Condotto da Liam Young, regista e visionario della speculative architecture, insieme a Giulio Rigoni di BIG – Bjarke Ingels Group, il laboratorio indagherà il ruolo dell’architettura nel ridefinire l’immaginario collettivo attorno al nucleare, tecnologia che – secondo la quasi totalità delle agenzie scientifiche internazionali – farà inevitabilmente parte della transizione energetica post-fossile. Tema centrale del workshop sarà l’esplorazione del rapporto fra insediamento umano e presenza nucleare: non più un’infrastruttura relegata ai margini, ma una componente integrata della città del futuro. I corsisti saranno chiamati a interrogarsi su come vivere accanto a centrali, siti di stoccaggio e materiali radioattivi, immaginando scenari in cui il progetto urbano e architettonico risponda alle esigenze di sicurezza, simbolicità e coesistenza. A partire dalle riflessioni introdotte da Young, il laboratorio affronterà una sfida di scala temporale inedita: progettare un'architettura capace di parlare a civiltà future attraverso linguaggi non verbali, architettonici e territoriali. In tale prospettiva, la progettazione diventerà un esercizio sulla capacità dell’architettura di confrontarsi con la durata geologica, di plasmare nuovi rituali urbani attorno all’energia e di costruire narrazioni condivise in un mondo in cui il nucleare non è più emergenza o tabù, ma condizione strutturale dell’abitare. Fra scenari distopici, speculazioni critiche e immaginari futuri, i corsisti saranno chiamati a sviluppare visioni di città resilienti, capaci di metabolizzare rischio, tecnologia e tempo profondo attraverso il progetto, trasformando l’incertezza in materia creativa e il concept design in strumento di anticipazione culturale.