Anna Heringer
Anna Heringer Architecture
Classe 1977, Anna Heringer è cresciuta a Laufen, una cittadina al confine austro-bavarese vicino a Salisburgo. All'età di 19 anni ha vissuto in Bangladesh per quasi un anno, dove ha avuto la possibilità di apprendere dalla ONG Dipshikha sul lavoro di sviluppo sostenibile. L' esperienza è stato l'insegnamento principale, da cui ha appreso che la strategia di sviluppo di maggior successo è fidarsi delle risorse esistenti e prontamente disponibili e trarne il meglio invece di dipendere da sistemi esterni. Otto anni dopo, nel 2005, ha provato a trasferire questa filosofia nel campo dell'architettura. Per Anna Heringer l'architettura è uno strumento per migliorare la vita. In qualità di architetto e professore onorario della Cattedra UNESCO di architettura in terra, culture edilizie e sviluppo sostenibile, si sta concentrando sull'uso di materiali da costruzione naturali. È stata attivamente coinvolta nella cooperazione allo sviluppo in Bangladesh dal 1997. Il suo lavoro accademico, la METI School di Rudrapur, è stato realizzato nel 2005 in collaborazione con Eike Roswag e ha vinto l'Aga Khan Award for Architecture nel 2007. Nel corso degli anni, Anna ha realizzato ulteriori progetti in Asia, Africa ed Europa. Insieme a Martin Rauch ha sviluppato il metodo del Clay Storming che insegna in varie università, tra cui ETH Zurigo, UP Madrid, TU Monaco e GSD/Harvard. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti: l'Obel Award 2020, il Global Award for Sustainable Architecture, gli AR Emerging Architecture Awards nel 2006 e nel 2008, la Loeb Fellowship al GSD di Harvard e una RIBA International Fellowship. Il suo lavoro è stato ampiamente pubblicato ed esposto, tra gli altri, al MoMA di New York, al V&A Museum di Londra e alla Biennale di Venezia. Nel 2013 con Andres Lepik e Hubert Klumpner ha avviato il Laufenmanifesto in cui professionisti e accademici di tutto il mondo hanno contribuito a definire le linee guida per una cultura del design umana. Nel 2017 è stata invitata a tenere un discorso TED.